Periodo di allergie

LE ALLERGIE
Il termine “allergia” è stato coniato nel 1904 da C. von Pirquet per spiegare una alterazione del modo di reagire del sistema immunitario di alcune persone. Il processo immunitario viene innescato dagli allergeni, i quali possono raggiungere l’organismo attraverso l’inalazione, l’ingestione, l’iniezione o il contatto; talvolta sono prodotti da parassiti (intestinali ecc.) e vengono assorbiti dalle mucose o da altre barriere dell’organismo.
Per capire bene di cosa stiamo parlando dobbiamo descrivere come funziona il nostro sistema immunitario; esso è costituito da un complesso insieme di organi e cellule altamente specializzate, dislocate in varie parti del corpo, che cooperano, ciascuna con un ruolo ben determinato, alla difesa dell'organismo dalle infezioni .
I linfonodi e i vasi linfatici fanno parte di un particolare sistema circolatorio che trasporta la linfa, un fluido trasparente che contiene principalmente globuli bianchi (linfociti). La linfa viene poi drenata nel torrente circolatorio dove va a confluire nel sangue. I linfonodi costituiscono delle stazioni all'interno della circolazione linfatica, dove le cellule del sistema immunitario possono riprodursi per contrastare uno specifico agente estraneo.
I vari tipi
di cellule del sistema immunitario vengono prodotti nel midollo osseo; questo
tessuto si trova all'interno di alcune ossa dell'organismo, in particolare
delle ossa larghe e piatte come per esempio quelle che formano il bacino. Le
cellule più importanti sono i linfociti
distinti in
Linfociti
B,
che si sviluppano nel midollo osseo, e i linfociti T, che maturano nel timo, un
organo situato nel torace dietro lo sterno. I linfociti B sono deputati alla
produzione degli anticorpi
, particolari molecole proteiche che circolano nel sangue e che
sono in grado di riconoscere sostanze estranee, e quindi di legarsi ad esse
"marcandole" per la successiva distruzione da parte di altre cellule
del sistema immunitario. Gli anticorpi contengono una regione altamente
specifica per riconoscere uno specifico antigene, con un legame diretto ed
univoco come quello di una chiave con la sua serratura.
I linfociti B e gli anticorpi
fanno parte della cosiddetta immunità umorale.
I linfociti T, anch'essi presenti nel sangue e nei tessuti linfatici, sono invece in grado di attaccare e di distruggere cellule alterate che essi riconoscono come estranee. I Linfociti T fanno parte della cosiddetta immunità cellulo-mediata, e sono in grado di regolare e coordinare l'intero sistema immunitario.
Inoltre i linfociti T possono essere suddivisi in due gruppi specifici: i Linfociti T regolatori che coordinando i diversi tipi di cellule. Di questi fanno parte i cosidetti Linfociti T Helper (conosciuti anche come linfociti CD4+), in grado per esempio di attivare i linfociti B per la produzione degli anticorpi, oppure altre cellule del sistema immunitario come i macrofagi, capaci di fagocitare sostanze estranee. Altri linfociti T, come i Linfociti T citotossici (conosciuti anche come linfociti CD8+), sono in grado di diventare cellule killer che attaccano e distruggono cellule infettate.
Quando l'organismo viene a contatto con qualsiasi nuova sostanza, il sistema immunitario la riconosce, distinguendo le cellule innocue da quelle pericolose, distinguendo il SELF dal NON SELF. Con il termine ANTIGENE indichiamo sostanze non self e per questo in grado di indurre una risposta immunitaria.
Lo scopo del sistema immunitario è quello di difendere l'organismo da aggressioni esterne. Nel suo insieme, il sistema immunitario rappresenta una complessa rete integrata costituita da tre componenti essenziali che contribuiscono all'immunità:
· gli organi linfatici primari: il midollo osseo e, nel caso dei linfociti T , il timo ) costituiscono la sede in cui i l eucociti (globuli bianchi) si sviluppano e maturano.
· organi linfatici secondari, che catturano l' antigene e rappresentano la sede in cui i linfociti possono incontrare ed interagire con esso; mostrano infatti un'architettura reticolare che intrappola materiale estraneo presente nel sangue (milza), nella linfa (linfonodi), nell'aria ( tonsille ed adenoidi ) e in cibo ed acqua (appendice vermiforme e placche di Peyer nell' intestino )
· sostanze chimiche che coordinano ed eseguono le risposte immunitarie : tramite queste molecole, le cellule del sistema immunitario sono in grado di interagire scambiandosi segnali che ne regolano reciprocamente il livello di attività; tale interazione è permessa da specifici recettori di riconoscimento e dalla secrezione di sostanze, genericamente note come citochine , che fungono da segnali regolatori.
Il sistema immunitario ha tre funzioni principali:
1protegge l'organismo dagli agenti patogeni (invasori esterni che causano malattie)
2rimuove le cellule ed i tessuti danneggiati o morti ed i globuli rossi invecchiati
3riconosce e rimuove le cellule anomale, come quelle tumorali (neoplastiche).
Vediamo più nel dettaglio la risposta immunitaria.
La risposta immunitaria interna,viene suddivisa in due tipi di risposta:
· risposta immunitaria innata (o aspecifica ): meccanismo di difesa generale, presente sin dalla nascita, che agisce rapidamente (minuti od ore) ed indiscriminatamente contro qualsiasi agente esterno. Non dipende dall'esposizione ad agenti infettivi, è sempre operativa, è aspecifica. Le cellule coinvolte sono molteplici: macrofagi, granulociti (basofili, eosinofili, neutrofili) e linfociti natural killer;
· r isposta immunitaria acquisita (o specifica o adottiva) : si sviluppa lentamente dopo il primo incontro con uno specifico agente patogeno (nell'arco di alcuni giorni), ma conserva una certa memoria per agire più rapidamente in seguito ad ulteriori esposizioni future. E' specifica, cioè segue al contatto con la sostanza estranea, ha una attivazione più lenta e le cellule coinvolte sono i Linfociti B e T.
IMMUNITA' INNATA:
Presente fin dalla nascita e per questo detta innata, NON ha alcun tipo di memoria nei confronti di precedenti incontri con patogeni. Inoltre, NON si rafforza in seguito a nuovi ed ulteriori contatti con lo stesso patogeno.
Non appena i microrganismi riescono ad oltrepassare le barriere meccanico-chimiche, l'immunità aspecifica si attiva RAPIDAMENTE e contribuisce a neutralizzarli bloccando molte infezioni ed impedendone l'evoluzione in malattia.
IMMUNITA' ACQUISITA:
Non è presente alla nascita, ma viene acquisita con il passare del tempo. E' inoltre specifica per un determinato microrganismo , in particolare verso alcune molecole ben precise (antigeni) del patogeno.
L'immunità acquisita si rafforza a seguito di ulteriori contatti con lo stesso patogeno (comparsa di memoria del riconoscimento effettuato).
L'immunità acquisita interviene soltanto quando le altre linee di difesa non sono riuscite a contrastare efficacemente il patogeno. Essa si sovrappone all'immunità innata potenziando la risposta immunitaria: le citochine infiammatorie richiamano linfociti nella sede della reazione immunitaria e questi ultimi rilasciano poi le proprie citochine alimentando e potenziando la risposta infiammatoria specifica.
Si distinguono due tipi di risposta immunitaria acquisita:
· immunità umorale (o mediata da anticorpi): è mediata da linfociti B che si trasformano in plasmacellule che sintetizzano e secernono anticorpi
· cellulo-mediata : mediata principalmente dai linfociti T che attaccano direttamente l'antigene invasore (intervento dei linfociti T helper e Cito-tossici)
L'immunità
umorale acquisita può anche essere suddivida in attiva (è l'organismo stesso a
produrre anticorpi in risposta all'esposizione agli agenti patogeni) e passiva
(gli anticorpi vengono acquisiti da un altro organismo, ad esempio dalla madre
durante la vita fetale
o tramite vaccinazione
).
Gli anticorpi fanno parte delle globuline ( proteine plasmatiche
globulari)
presenti nel sangue e prendono il nome di immunoglobuline. Vengono catalogati
in 5 classi, ovvero: IgA, IgD, IgE, IgG e IgM.
Gli anticorpi possono anche legare ed inattivare alcune tossine batteriche
e concorrono ad alimentare l'infiammazione attivando il
complemento ed i mastociti.
Gli anticorpi sono formati da una regione
costante
e da una variabile
e ipervariabile;
le sequenze aminoacidiche che costituiscono quest'ultima regione,
formano una superficie complementare all'antigene e sono pertanto chiamate
anche regioni determinanti la
complementarità
(
Complementarity-Determining Regions, CDR'
) e sono numerate a partire
dall'estremità N-terminale di ogni dominio in CDR1
, CDR2
e CDR3
.
La regione costante, costituita da
un dominio Ig nelle catene leggere (CL) e da 3-4 domini in quelle pesanti (CH1,2,3,4), permette alle immunoglobuline di
avere peculiarità che si ripercuotono nella funzione effettrice delle stesse.
Le IgA sono localizzate soprattutto a livello delle mucose, nel sangue e nel latte materno, permettendo il trasferimento di protezione dalla madre al figlio, resistenti alla proteolisi.
Le IgD si trovano nel sangue.
Le IgE sono nel sangue e tessuti.
Le IgG si trovano nel sangue, nei tessuti e nella placenta. È la principale Ig del siero (80% ca.), sono i soli anticorpi che passano attraverso la placenta
Le IgM sono presenti solo nel sangue (a causa della loro eccessiva grandezza). Sono i principali anticorpi durante la prima settimana d'infezione
Nell'insieme la risposta immunitaria risultante procede secondo le seguenti tappe di base:
1FASE DI RICONOSCIMENTO DELL'ANTIGENE: individuazione ed identificazione della sostanza estranea
2FASE DI ATTIVAZIONE: comunicazione del pericolo alle altre cellule immunitarie; reclutamento di altri attori del sistema immunitario e coordinamento dell'attività immunitaria complessiva
3FASE EFFETTRICE: attacco all'invasore con distruzione o soppressione dell'agente patogeno.
Considerato
il complesso meccanismo di attivazione e risposta del sistema immunitario,
definiamo dunque l “allergia” una reazione esagerata e violenta scatenata dal sistema immunitario
contro sostanze, dette antigeni
,
verso il quale è particolarmente sensibile. Si parla di allergia alimentare
quando una o più sostanze contenute in un alimento
vengono riconosciute come potenzialmente pericolose per
l'organismo stesso: di conseguenza il sistema anticorpale scatena una risposta
immunitaria spesso violenta.
Nei soggetti allergici, quando si ingerisce un alimento, l'organismo percepisce
qualcosa di estraneo e tutte le proteine
dello
stesso vengono considerate possibili antigeni.
Le allergie “IgE- mediate” rappresentano sicuramente la forma allergica più
conosciuta e comune e che si può riassumere in più fasi: sensibilizzazione, degranulazione dei mastociti
e liberazione di mediatori chimici.
· Sensibilizzazione : in questa fase, dove non compare alcun sintomo o segno clinico , l'organismo entra per la prima volta in contatto con l'allergene. Si avrà quindi la produzione di IgE specifiche verso quel dato antigene (l'allergene, in questo caso, è rappresentato dalle proteine dell'alimento). Queste immunoglobuline si legano a determinati recettori posti sulla superficie dei mastociti; in questo modo quando il soggetto ingerisce nuovamente l'alimento verso il quale si è sensibilizzato, si scatena una reazione che permette un più veloce riconoscimento antigene-anticorpo.
· Degranulazione dei mastociti : dopo la fase di sensibilizzazione, ogni successivo contatto tra le IgE e l'antigene alimentare (come si verifica in tutte le successive ingestioni dell'alimento incriminato) determina la degranulazione dei mastociti a cui le IgE si sono legate, con conseguente rilascio di istamina ed altre sostanze coinvolte nella reazione allergica. I mastociti sono onnipresenti nell'organismo, ma si trovano soprattutto nel naso, nella gola, nella pelle, nello stomaco e nei polmoni , in quanto più facilmente esposti a possibili antigeni, quindi più suscettibili ai sintomi delle reazioni allergiche.
· Liberazione di mediatori chimici : in questo stadio, contiguo al precedente, si verifica la liberazione dei mediatori chimici responsabili di allergia ed infiammazione. Tra questi ricordiamo l'istamina, una vera e propria "bomba biologica" liberata dalla degranulazione dei mastociti: è bene ricordare, comunque, che l' istamina resta silente fino al momento in cui non si ha il contatto dell'anticorpo con l'allergene.
Le principali cause che possono scatenare una reazione allergica ad un dato alimento possono essere correlate a svariati fattori: esposizione continua all'allergene, ereditarietà, agenti ambientali, patologie virali, immunosoppressione e male-assorbimento della mucosa gastro-intestinale. Le allergie alimentari, a differenza delle intolleranze , sono dose-indipendenti: ciò significa che basta anche una piccola quantità di allergene per scatenare la reazione allergica, che può manifestarsi anche in forme molto violente, come lo shock anafilattico. I sintomi associabili ad un'allergia alimentare sono riconducibili soprattutto a disturbi a carico dell' apparato digerente , delle mucose , della pelle , delle vie respiratorie.
Quanto appena descritto per le allergie alimentari può estendersi ad altri tipi di reazioni allergiche, quello che cambia è normalmente il coinvolgimento di diversi mediatori chimici e delle immunoglobuline.
Grazie per l'attenzione e se volete approfondire l'argomento non esitate a scrivere una mail direttamente da questo sito.
Un saluto
dott.ssaBonaddio









