Uso e abuso dei farmaci

Secondo la definizione dellOMS il farmaco è una sostanza in grado di influenzare i processi fisiologici o patologici di un organismo vivente. I farmaci possono essere naturali (animale, vegetale, minerale), semisintetici (si inseriscono radicali nei prodotti naturali), sintetici.
Più semplicemente per farmaco si intende qualsiasi sostanza, inorganica o organica, naturale o sintetica, capace di produrre in un organismo vivente modificazioni funzionali, utili o dannose, mediante unazione chimica, fisico-chimica o fisica.
Da ciò si evince che qualsiasi farmaco è di per sé dannoso, se usato senza un valido motivo. Nei Paesi occidentali le reazioni avverse da farmaci (ADR) rappresentano unimportante emergenza sanitaria dal momento che sono alla base di circa il 15% di tutti i ricoveri in ospedale e determinano il 5-10% dei costi ospedalieri.
Quattro sono i tipi principali di errore: il primo riguarda gli errori che si verificano per difetto di conoscenza, il secondo perché si ricorre a metodi sbagliati o si applicano scorrettamente metodi adeguati, il terzo comprende gli errori legati ad azioni sbagliate o semplici sviste, il quarto raggruppa gli errori che si verificano per dimenticanza. La gestione del rischio clinico è uno dei principali obiettivi delle politiche sanitarie di governo clinico, con lo scopo di favorire azioni che siano in grado di controllare i rischi, di promuovere lassunzione di responsabilità da parte degli operatori sanitari e indurre a cambiamenti di sistema. E il farmaco, la sua corretta gestione, prescrizione e dispensazione, per la sua centralità nel processo di cura, è elemento critico nella gestione del rischio clinico.
Tra gli errori in terapia quelli più frequenti sono legati alluso dei farmaci cosiddetti LookAlike/Sound-Alike ovvero LASA, acronimo anglosassone utilizzato per indicare i farmaci che possono essere scambiati con altri per la somiglianza grafica e/o fonetica del nome. Nomi che si scrivono e si pronunciano in modo simile, confezioni simili nelle dimensioni e nel colore possono indurre in errore durante tutte le fasi della gestione del farmaco, sia in ospedale sia sul territorio, ad esempio, negli ambulatori dei Medici di Medicina Generale (MMG) e Pediatri di Libera Scelta (PLS), nelle Farmacie di comunità, nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) o presso il domicilio del paziente. N.B. Dove esistono dubbi sulla corretta interpretazione della prescrizione contattare sempre il medico e/o il farmacista. Come si assumono i farmaci:
- Assumo i farmaci solo su indicazione del medico. Uso i farmaci solo se prescritti dal medico e non perché consigliati da un parente o da un amico oppure perché ne ho sentito parlare alla televisione o letto informazioni su riviste o su Internet. Quando assumo farmaci acquistabili senza ricetta chiedo comunque consiglio al medico o al farmacista.
- Voglio essere informato e consapevole della cura che sto facendo Non esito a chiedere al medico o al farmacista tutte le informazioni sui farmaci che devo prendere, inclusi gli effetti collaterali e le eventuali interazioni con altri medicinali, prodotti erboristici e fitoterapici, bevande o alimenti. Se non ho capito bene chiedo di ripetere con parole più semplici.
- Parlo apertamente con il medico. Quando vado dal medico porto sempre la lista dei farmaci che sto prendendo (eventualmente con i foglietti illustrativi), anche quelli prescritti da altri medici. Riferisco se sto facendo uso di prodotti omeopatici, erboristici, fitoterapici, integratori o altri preparati acquistati in negozi specializzati; lo informo se sono in allattamento, in stato di gravidanza o se ho in progetto di esserlo.
- Informo il medico se sono allergico ai farmaci. Anche durante il ricovero devo SEMPRE riferire ai medici e agli infermieri se sono allergico ad alcuni farmaci o altri prodotti e/o materiali e se ho manifestato intolleranza ad alcuni alimenti.
- Riferisco al medico i disturbi apparsi durante la cura. Se durante la cura compaiono disturbi di cui il medico non mi aveva avvertito, lo avviso subito: il medico mi dirà come comportarmi.
- Rispetto le indicazioni fornite dal medico Farmaco giusto, al paziente giusto, nella dose giusta, nel momento giusto Controllo sempre che il farmaco da assumere sia quello prescrittomi e che la quantità sia quella indicata dal medico. Se sbaglio medicina o quantità, prima di prendere iniziative, consulto il medico. Se mi dimentico di prendere un farmaco non ne prendo due successivamente per colmare la dose saltata. Aumento o diminuisco la dose solo quando me lo dice il medico.
- Presto attenzione se devo assumere più farmaci. Se mi sono stati prescritti più farmaci per diverse malattie riferisco al medico o al farmacista la difficoltà a ricordare tutti i nomi e gli orari di assunzione ed eventualmente chiedo di scrivere sulle confezioni di ciascun farmaco a cosa serve e lorario in cui va preso o di farmi un promemoria delle medicine che devo assumere con tutte le indicazioni per me necessarie.
- Non sostituisco i farmaci né modifico la cura prescritta di mia iniziativa
- Conservo i farmaci in modo sicuro. In casa conservo i farmaci in un luogo asciutto, al riparo dalla luce o, se indicato, in frigorifero e lontano dalla portata dei bambini. Separo i farmaci che hanno la confezione o il nome simili e che possono trarmi in inganno, e separo quelli per i bambini da quelli per gli adulti. Non lascio i blister (gli involucri) o i flaconi aperti a portata di tutti: è buona abitudine conservare i farmaci nelle proprie confezioni originarie con il foglietto illustrativo. Per i colliri, gli sciroppi e le soluzioni in flaconi multidose, è utile annotare sulla confezione la data della prima apertura e la data dellultima utilizzazione. Prima di prendere un farmaco controllo la scadenza e la corretta conservazione osservando eventuali cambiamenti di colore e/o odore. Non lascio i farmaci in auto, specie nel periodo estivo o se è esposta al sole. Durante lestate se sono in viaggio, anche per brevi spostamenti, trasporto i medicinali, che richiedono una determinata temperatura di conservazione, in busta termica e/o con ghiaccio sintetico; se viaggio in aereo porto sempre i farmaci con me.
- Se assisto qualcuno, non esito a chiedere aiuto. Se assisto a casa una persona malata, presto attenzione ai farmaci che deve assumere, attenendomi scrupolosamente alle indicazioni fornite dal medico: se ho difficoltà o dubbi devo avvertire subito i familiari dellassistito, se possibile, o il medico.
SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI IN ORARIO SCOLASTICO
La problematica della somministrazione dei farmaci in orario scolastico interessa gli alunni affetti da patologie per le quali risulta, sulla base della certificazione del medico curante, indispensabile assumere la terapia nelle ore della frequenza scolastica.
La somministrazione dei farmaci in orario scolastico deve essere formalmente richiesta dai genitori degli alunni o da chi esercita la potestà genitoriale, dietro presentazione di un certificato medico che attesti lo stato di malattia dellalunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere (posologia, modalità e tempi di somministrazione, conservazione del farmaco).









