Aerosolterapia

In questo periodo dell'anno, le malattie da raffreddamento sono sicuramente le più diffuse e le più fastidiose; quale potrebbe essere il giusto modo di trattarle?
Sin dall'antichità si conoscevano i benefici delle cure termali ed in particolare delle inalazioni di acque sulfuree: ad oggi sappiamo che queste ultime vengono assorbite dalle mucose (soprattutto di quelle respiratorie) svolgendo azioni anticatarrali, antinfiammatorie, immunostimolanti ed antiossidanti. Fisiologicamente, quando la mucosa nasale viene aggredita, la risposta è quella di richiamare in sede i mediatori dell'infiammazione, aumentando l'irrorazione nasale e producendo una maggiore concentrazione di muco. Tutto ciò culmina con la classica congestione nasale e con la presenza possibile di rinorrea.
In queste circostanze, sicuramente l'areosolterapia si dimostra molto efficace nel trattare non solo le classiche malattie da raffreddamento, ma anche e soprattutto sinusiti (anche recidivanti), otiti catarrali, laringofaringiti, ecc.
Per poter ricorrere all'areosolterapia abbiamo bisogno di uno strumento che sia capace di veicolare nella giusta dimensione farmaci e/o soluzioni fisiologiche, ialuroniche, solforate nei siti opportuni.
Lo strumento è costituito da un corpo motore (nebulizzatore) e da un sistema di raccordi che consenta il fissaggio di mascherine, boccagli, docce nasali, ecc. Il farmaco e/o le soluzioni di cui sopra verranno invece inserite all'interno di una apposita ampolla, che consentirà al liquido introdotto di essere trasportato ed inalato dal paziente.
A seconda dei siti da trattare useremo:
• la doccia nasale : è un particolare strumento che consente di effettuare un lavaggio profondo, accurato e delicato delle cavità nasali, raggiungendo anche i seni paranasali e l'orecchio. Normalmente è formato da una camera in cui verrà messo il farmaco e/o le soluzioni, e da una zona di raccolta del liquido “sporco” che è già passato dalle cavità nasali. E' un dispositivo molto utile per chi soffre di otiti e sinusiti e viene consigliato già in età pediatrica;
• la maschera (adulti/bambini): grazie all'assenza di fori all'altezza del naso, permette di veicolare, attraverso opportune inspirazioni ed espirazioni, il prodotto inserito all'interno dell'ampolla. La maschera normalmente ha una apertura nella parte bassa, per consentire una buona respirazione del paziente. Ricordiamo che nei bambini, anche se è una prassi molto comune, non andrebbe fatto l'areosol né quando dormono, né quando piangono poiché, in queste due situazioni, la quantità e qualità di respirazioni corrette potrebbe non essere sufficiente al fine della riuscita del trattamento;
• la forcella nasale: oramai quasi completamente soppiantata dalla doccia nasale;
• il boccaglio: il più disueto.
Le sostanze più usate per poter fare l'areosol sono:
• soluzioni fisiologiche e saline : di queste ultime si sfrutta l'azione decongestionante naturale, per consentire al paziente di respirare con più semplicità quando raffreddato;
• soluzioni con acido ialuronico : esercitano una azione protettiva nei confronti della mucosa nasale e orofaringea, in quanto trattenendo naturalmente acqua e riuscendo ad aderire alla superficie della mucosa, riescono a formare una pellicola protettiva che dà sollievo alla mucosa infiammata;
• farmaci, in particolare i cortisonici : per questa classe di farmaci occorre prescrizione medica, pertanto prima di ricorrere a questo tipo di trattamento, consultiamo il medico che ci consiglierà per il meglio. Anche in questo caso il fai da te non porta i suoi frutti: non usiamo farmaci che sono stati prescritti precedentemente. Se ci fossero dei dubbi sulla somministrazione di un farmaco e/o di una soluzione precedentemente illustrata, non esitiamo e sentiamo il parere del medico o del farmacista.









