Domande più diffuse e risposte da sapere sul CORONAVIRUS

Il COVID-19 ha decisamente stravolto il nostro modo di vivere ma ciò che più spaventa è il non sapere nulla o poco di questo nuovo virus. Sono tanti i dubbi ed i quesiti che ci poniamo quotidianamente e tra le tante informazioni di cui veniamo inondati quotidianamente molte non sono molto attendibili. Proprio per questo abbiamo voluto fare un po’ di ordine e dato una risposta ad alcune domande più comuni.
• Ci sono farmaci che facilitano la guarigione?
Al momento si sta sperimentando un farmaco utilizzato nella cura dell’artrite reumatoide, il Tocilizumab, il quale sta dando risposte positive su pazienti più gravi e cioè intubati poiché la malattia si è manifestata nella forma più grave, determinando la polmonite interstiziale bilaterale .Sostanzialmente si sta riscontrando un considerevole miglioramento nel giro di 24\48, tale da aver portato molti pazienti all’estubazione.
Ovviamente però non è questo il medicinale che cura il COVID-19 per cui se ne stanno utilizzando anche altri al fine di far rallentare la propagazione dell’infezione aiutando quindi il sistema immunitario del paziente a reagire; tra questi si eviodenziano i farmaci utulizzati per la cura dell’hiv, dell’Ebola e della malaria.
• Ci sarà un vaccino per il COVID-19?
La risposta è affermativa ma non possiamo aspettarci un vaccino nel giro di poco tempo. Si stanno facendo progressi importanti a livello scientifico ma, benché gli studiosi ci informano di essere già vicini ai test da effettuare sull’uomo, bisognerà aspettare almeno 18 mesi da quando è scoppiata la crisi in Cina, prima di aver superato tutti gli step di sicurezza e avere un vaccino da poter distribuire in milioni di dosi.
• La vitamina C è utile nella cura\prevenzione del virus?
Studi attendibili, già da tempo, hanno dimostrato l’efficacia della vitamina C nel prevenire le influenze stagionali, questo perché la sua funzione è quella di rafforzare il nostro sistema immunitario. Ecco spiegato il motivo per cui si stanno dando dosi di vitamina C per via endovenosa a soggetti affetti da Covid-19 ed ecco perché ad un anziano che spesso non ha una dieta equilibrata si consigliano almeno 2 grammi di vitamina C al giorno, lontano dai pasti. La vitamina C dunque non cura il coronavirus, così come non cura altre patologie, ma rafforza le difese immunitarie del nostro organismo: in sostanza ci rende più forti per affrontare la malattia.
• Il virus può essere trasmesso anche ad una distanza maggiore di 1 metro?
Le ricerche condotte fino ad ora dimostrano che la trasmissione avviene tramite le goccioline espulse con tosse o starnuti nel range di un metro. Ad avvalorare questa tesi anche un test scientifico effettuato su campioni d’aria che circondano una persona infetta e nessuno è risultato positivo al virus il maggior mezzo di trasmissione del virus.
• I giovani sono immuni dal virus?
Seppure la maggiore percentuale dei contagiati ha un’età media di 65 anni, nessuno è immune al virus, pur essendo stato riscontrato che i più giovani ed i bambini sono per lo più asintomatici o presentano il male in forma lieve, ma questa non è la regola, perché tutti possono sviluppare la malattia nelle forme più gravi.
Altra peculiarità riguarda il sesso ed è stato evidenziato come gli uomini siano più vulnerabili delle donne: a questo non è stata trovata una risposta anche se si presume sia una questione di differenze ormonali.
• Qual è la miglior prevenzione per gli anziani?
Una cosa è senz’altro certa: gli anziani e le persone con patologie pregresse sono i soggetti che maggiormente contraggono il virus nelle forme più gravi, per cui, l’unico modo per evitare di risultare positivi al COVID-19 è restare in casa e limitare le uscite al minimo, solo per garantirsi i bisogni di vita primari.
• Cosa fare in caso di sintomi da Covid-19 come febbre tosse secca e problemi respiratori?
È stato più volte ribadito che in caso si avvertano i sintomi del coronavirus la prima cosa da fare è contattare il proprio medico curante o pediatra e sarà lui che supporterà il paziente nelle fasi successive. Questi dovrà quindi monitorare telefonicamente l’evolversi della malattia e se lo reputerà opportuno si adopererà per la segnalazione al 112, che è il servizio preposto per il trasporto al Pronto Soccorso, dove verrà effettuato il tampone.
Attenzione pertanto alle giuste informazioni e noi ci mettiamo tutto l’ impegno per darvi i giusti consigli ed ed approfondire l’argomento. Dobbiamo essere prudenti e soprattutto osservare le regole fondamentali.
Dobbiamo vincere questa terribile sfida del nostro millennio.
Tutti insieme









