La Circolazione

Quando parliamo di benessere delle gambe e quindi di “buona circolazione”, non facciamo alcun riferimento circa la grande e la piccola circolazione. Vediamo di che si tratta.
Per grande circolazione detta anche sistemica, ci riferiamo a quella parte dell' apparato circolatorio che ha il compito di inviare il sangue (già ossigenato) a tutti i tessuti; per piccola circolazione , detta circolazione polmonare , si considera il circuito di vasi che parte dal ventricolo destro del cuore , si capillarizza a livello degli alveoli polmonari e torna al cuore nell' atrio sinistro tramite le vene polmonari , che trasportano il sangue appena ossigenato.
I capillari del circolo sistemico sono presenti in tutti gli organi e i tessuti. Le cellule consumano ossigeno e producono CO2: così quando il sangue ossigenato scorre nei capillari sistemici, rilascia ossigeno e capta anidride carbonica, la quale verrà eliminata dall'organismo.
Il sistema cardiovascolare è costituito da tre elementi:
(1) il sangue, che circola per il corpo e che porta sostanze alle cellule e ne allontana altre;
(2) i vasi sanguigni , condotti attraverso i quali il sangue circola;
(3) il cuore, una pompa muscolare che distribuisce il flusso di sangue nei vasi.
La circolazione del sangue è così cruciale per la nostra esistenza che se il flusso ematico ad un certo momento si fermasse, perderemmo coscienza nel giro di qualche secondo e spireremmo dopo pochi minuti. Ovviamente il cuore deve svolgere la sua funzione continuamente e in maniera corretta, ogni minuto e ogni giorno della nostra vita.
Il cuore
è contenuto al centro della gabbia toracica
, situato anteriormente e lievemente spostato a sinistra. La
sua forma assomiglia all'incirca a quella di un cono, la cui base è rivolta
verso l'alto (a destra), mentre la punta è rivolta in basso, verso sinistra.
Il miocardio è il muscolo cardiaco ed esternamente è contenuto in un sacco
membranoso detto pericardio.
Internamente il cuore è diviso in quattro aree: due atriali (atrio destro e atrio sinistro) e due ventricolari (ventricolo destro e ventricolo sinistro).
Le due cavità di destra (atrio e ventricolo) sono comunicanti tra loro grazie all'orifizio atrio-ventricolare destro, il quale viene ciclicamente chiuso dalla valvola tricuspide. Le due cavità di sinistra sono in comunicazione tramite l'orifizio atrio-ventricolare sinistro, chiuso ciclicamente dalla valvola bicuspide o mitrale.
L'atrio destro riceve sangue dalla periferia tramite due vene
: la vena cava
superiore e la vena cava inferiore. Questo sangue (venoso) è povero di ossigeno e raggiunge il
muscolo cardiaco proprio per riossigenersi. Al contrario, l'atrio sinistro
riceve sangue arterioso (ricco di ossigeno) dalle quattro vene polmonari,
cosicché, lo stesso sangue possa essere riversato in circolo e assolvere le
proprie funzioni: riossigenare e dare nutrimento ai vari tessuti. La piccola circolazione
inizia laddove termina la grande: il sangue venoso dall'atrio destro scende nel
ventricolo destro, e qui, tramite l'arteria polmonare, porta il sangue a
ciascuno dei due polmoni. All'interno del polmone i due rami dell'arteria polmonare
si dividono in arteriole sempre più piccole, che diventano, alla fine del loro
percorso, capillari polmonari. I capillari
polmonari scorrono attraverso gli alveoli
polmonari
, ove il sangue, povero
in O2 e ricco in CO2, viene riossigenato.
I vasi
nei quali è organizzato il sistema circolatorio si
distinguono in arterie
e vene
: esse sono essenzialmente delle vie conduttrici, che
diminuiscono in diametro man mano che ci si allontana dai vasi principali verso
le zone periferiche del corpo. A livello dei tessuti il circolo arterioso va a
costituire il cosiddetto sistema microcircolatorio, un sistema di arteriole
che si diffonde in modo ubiquitario in tutto l'organismo e
confluisce in una fitta rete di vasi capillari. La conformazione anatomica della parete di questi
microvasi, composta da un sottile strato di cellule, fa sì che sia altamente
permeabile, consentendo la facile cessione di ossigeno e nutrienti ai tessuti,
ed il recupero da essi dei prodotti di scarto. Accanto al circolo sanguigno è
presente il circolo
linfatico
, un complesso sistema
di vasi, ubiquitario anch'esso rispetto alle diverse parti del nostro corpo,
che svolge il ruolo fondamentale del drenaggio del liquido interstiziale.
Contemporaneamente alla cessione di ossigeno e nutrienti ai tessuti, infatti,
anche proteine
e componente fluida del sangue vengono rilasciati all'esterno
dei vasi e solo in parte riassorbiti dal sistema venoso.
Per la linfa
, non essendo presente un vero e proprio organo propulsore,
la circolazione avviene all'attività contrattile ritmica dei linfangioni:
possono essere definiti come dei piccoli cuori che contraendosi, spingono la
linfa nei vasi. Quando però per cause esterne (es. aumento di peso, ritenzione
idrica, ecc) i linfangioni perdono la loro attività contrattile, si ha un
ristagno di sostanze a livello della matrice cellulare, si riduce
l'allontanamento delle scorie dall'organismo e si può andare incontro a stasi
venosa, con sensazioni di
dolore, gonfiore e stanchezza
, soprattutto agli arti inferiori.
Purtroppo i moderni
stili di vita, la ridotta possibilità di poter svolgere costantemente attività
sportiva, la cattiva alimentazione, ecc portano a disturbi del microcircolo,
che normalmente si accentuano in primavera e in estate quando, a causa della
vasodilatazione periferica, il ritorno di sangue e di linfa è più difficoltoso,
quindi si arriva a sera con gambe gonfie, pesanti e, di notte, ricompaiono i
fastidiosissimi crampi.
Come ricorda un vecchio detto popolare, “prevenire è meglio che curare”, è opportuno osservare uno stile di vita sano, adottando abitudini che minimizzano i fattori di rischio ed evitando i comportamenti che li promuovono. Ecco di seguito un elenco di piccoli consigli:
·Svolgere un'attività sportiva adeguata
·Utilizzare abiti non troppo stretti, né tacchi troppo alti
·Non aumentare troppo di peso
·Seguire una dieta ricca di fibre
·Non fumare
Il mondo vegetale è ricco di sostanze ad azione vasoprotettiva e antiflogistica , che possono contribuire a ridurre i fattori di rischio e la stasi venosa periferica. Come abbiamo già detto in più occasioni, mangiare bene è il primo passo per mantenere in buona salute la circolazione periferica. I mirtilli, particolarmente studiati per la presenza di antocianine, sono un ottimo alleato per contrastare i radicali liberi e lo stress ossidativo e sono sfruttati per contrastare fragilità capillare, vene varicose ed edemi. Le antocianine sostengono il tessuto connettivo, limitano la formazione di radicali liberi, migliorano la funzione dell’endotelio vascolare ed hanno un azione anti-infiammatoria inibendo la produzione di citochine infiammatorie, come TNF-α e IL-6 e esercitando un effetto anti-aterosclerotico.
Insieme
al mirtillo, la vite rossa è un'altra pianta largamente utilizzata sia per la
formulazione di creme, sia per integratori per os: I componenti più importanti si trovano nelle foglie, polifenoli
( resveratrolo
) ed in particolare dei bioflavonoidi
(antocianidine e proantocianidine), si trovano anche nella
buccia dei frutti e nei semi.
I bioflavonoidi della vite rossa svolgono un'intensa attività antiossidante ed
antinfiammatoria. La loro azione più importante si espleta tuttavia a livello
capillare, dove influenzano positivamente la permeabilità vasale, impedendo che
questa aumenti oltremisura e porti con sé edemi e gonfiori. Le procianidine
sono infatti in grado di stabilizzare le fibre di collagene e di inibire
l'attività catabolica dell'elastasi, un enzima che porta alla degradazione di
questa proteina chiave del tessuto connettivo.
Anche la centella è largamente usata per trattare cellulite, ridurre la cattiva circolazione venosa grazie alle sue proprietà antiedemigene. Nella medicina Ayurvedica, la centella veniva usata nel trattamento di malattie della pelle e come tonico-nervino per supportare la memoria e le funzioni cognitive. Ad oggi le sue proprietà vengono largamente sfruttate in ambito circolatorio e per la funzionalità del tessuto connettivo.
L'amamelide, ricca in flavonoidi, ha proprietà astringenti ed antiemorragiche. La corteccia è ricca in tannini, utili nel mantenimento del corretto trofismo delle membrane cellulari e delle pareti vasali, esplicando un'azione vasoprotettrice (utile nelle vasculopatie). Inoltre la presenza di composti triterpenici contribuisce al tono delle pareti venose che risultano alterate nel corso dei processi flogistici (flebiti).
Infine il Rusco viene utilizzato come trattamento per il sostegno della naturale funzionalità della circolazione venosa , in modo particolare a supporto della funzionalità del plesso emorroidario . Assunto per via orale, eventualmente in abbinata a preparati da applicare localmente, l’estratto delle radici di Rusco, ricco in flavonoidi concorre a mantenere una fisiologica funzionalità del microcircolo . Un valido alleato da provare anche in caso di gambe pesanti !
Di solito di supporto alle terapie topiche e agli
integratori, le calze elastiche a compressione graduata rappresentano uno dei
rimedi maggiormente impiegati in tutti quei casi in cui il ritorno di sangue venoso
al cuore
è ridotto ( insufficienza
venosa
).
Possono essere impiegate a scopo preventivo, come nel caso in cui si voglia
prevenire la formazione di trombi
, ad esempio, nei pazienti allettati dopo un intervento
chirurgico.
Inoltre, le calze elastiche contribuiscono a dare sollievo dai sintomi tipici
dell''insufficienza venosa
, quali gonfiore
, edema
e sensazione di gambe pesanti.
Affinché le calze elastiche svolgano al meglio la propria azione terapeutica, è
buona cosa indossarle al mattino prima di alzarsi dal letto e prima che le
gambe comincino a gonfiarsi.









