Protezione degli animali

In base ad ultimi aggiornamenti, gli animali domestici sono sempre più presenti nelle nostre famiglie: pesci, uccelli, roditori, furetti ma soprattutto cani e gatti. Ma li proteggiamo?
Per difendere il cane e il gatto da pulci, zecche e altri parassiti i rimedi sono molti, dai collari agli spray.
Innanzitutto, n on esistono animali domestici immuni dal rischio parassiti : il giardino sotto casa, il davanzale della finestra, il balcone e persino lo zerbino davanti alla porta d’ingresso sono tutti probabili fonti di infestazione perché frequentati da diversi animali, alcuni dei quali non vengono opportunamente trattati.
Anche i proprietari di animali che si ritengono più attenti e premurosi, si limitano a proteggerli con prodotti antiparassitari solo nei mesi estivi, trascurando il fatto che, anche d’inverno, il riscaldamento domestico crea un ambiente favorevole allo sviluppo delle pulci. Inoltre sia il cane che il gatto, riposando su divani e tappeti, rischiano di infestare la casa senza che i proprietari se ne accorgano. Spesso se ne rendono conto solo quando il danno è fatto: infatti le uova e le larve delle pulci sono molto piccole e possono sfuggire anche a un’accurata pulizia di casa. Per evitare dunque spiacevoli situazioni, basta trattare regolarmente cane e gatto con un prodotto specifico contro le pulci e le zecche , capace di eliminare anche le uova e le larve di pulci prima che infestino l'ambiente domestico.
Le pulci
nel cane
sono davvero un’esperienza sgradevole, ancora di più nei cani
allergici, dove basta anche solo un morso per innescare una catena che parte
dal grattarsi, fino ad arrivare a procurarsi lesioni cutanee profonde con
perdita di pelo nelle zone circostanti.
Questa forma
allergica
prende il nome di D.A.P.
( Dermatite
allergica da pulci
) ed è una vera e propria allergia alla
saliva delle pulci
.
E’
sufficiente venire in contatto anche con piccole quantità di saliva per creare
quelli che tecnicamente vengono definiti “ hotspot
”, ossia zone concentrate con arrossamento cutaneo che
provocano nel nostro amico a quattro zampe forte prurito che lo spinge a
grattarsi in modo compulsivo.
Il ciclo vitale delle pulci si compone di tre fasi:
· Fase 1: da uovo a larva;
· Fase 2: da larva a pupa (bozzolo);
· Fase 3: da pupa a pulce
La terza fase dura in realtà solo poche settimane,
in base al nutrimento che riesce a trovare nel proprio ospite, mentre la
seconda fase, quella del bozzolo, può durare invece anche più di un anno, in
base alle condizioni climatiche.
E’ proprio per questo motivo che non c’è un periodo dell’anno più o meno
favorevole per la comparsa delle pulci, ma al contrario bisogna fare attenzione
sempre.
Un ulteriore problema delle pulci sta nella loro trasmissione, che infatti può
avvenire nei modi più disparati, ma soprattutto nel fatto che oltre al vostro
cane, può infestare anche l’ambiente domestico (tappeti, letti, divani, etc),
per cui il consiglio nella scelta dell’antiparassitario, è quello di
selezionarne uno che sia efficace non solo sulle pulci adulte, ma soprattutto
sulle uova e sulle larve, che tra l’altro rappresentano il 90% della
contaminazione.
Ovviamente, soprattutto nei casi in cui fosse stata realmente accertata la
presenza di pulci sul nostro cane, il consiglio è quello di trattare con
prodotti specifici, non solo il nostro amico a quattro zampe, ma anche
l’ambiente domestico, con particolare attenzione appunto a divani, letti e
tappeti.
Ci sono alcuni segnali che ci devono far suonare il campanello di allarme e verificare immediatamente se il nostro cane può essere stato colpito dalle pulci.
·Il cane tende a grattarsi ininterrottamente ;
·Nel caso di soggetti allergici (D.A.P. ) si noteranno i cosiddetti “ hotspot ”, ossia le zone di arrossamento della cute in cui si concentra il prurito del cane;
·Presenza di piccoli insetti piatti di colore marrone scuro che si intravedono attraverso il pelo del nostro cane.
·Presenza di piccoli granuli neri sul pelo del cane, che altro non sono che le feci delle pulci.
Le zecche sono
parassiti
tanto piccoli quanto pericolosi ed è fondamentale tenere
sempre gli occhi aperti, in quanto possono avere conseguenze anche molto gravi,
non solo per il nostro cane, ma anche per noi umani.
Sono quindi
fondamentali il controllo costante
e la prevenzione
.
Le
dimensioni della zecca possono variare in base al sesso, nonchè alla quantità
di nutrimento che già è riuscita a prelevare dal proprio ospite ed è facilmente
riconoscibile per la presenza di otto piccole zampe
.
La
zecca vive nell’erba
e predilige le zone umide
, nelle quali
attende un ospite a sangue caldo al quale “aggrapparsi” e dal quale nutrirsi.
I periodi
di maggiore concentrazione
e nei quali è necessario alzare il livello
di attenzione con controlli periodici del nostro cane sono quello estivo
e quello tardo primaverile
.
Come rimuovere una zecca dal cane?
La parola d’ordine è “ niente panico
”.
La rimozione della zecca va effettuata con delicatezza in modo da evitare che
si possa spezzare e che il rostro
(la parte con cui la zecca
si innesta nel tessuto) possa rimanere all’interno.
Quindi, procuriamoci tutto il necessario per iniziare l’estrazione: un
paio di guanti
, una pinzetta
apposita, oppure se non
l’abbiamo possiamo utilizzare una classica pinzetta per sopracciglia e alla
fine dell’ alcool
.
Ci sono diversi approcci rispetto all’uso dell’olio o dell’alcool per
addormentarla prima di estrarla.
Vediamo come possiamo iniziare
la rimozione
:
· separiamo il pelo del cane per rendere meglio visibile e accessibile l’area in cui si trova la zecca;
·con la pinzetta afferriamo la zecca nel punto più vicino alla cute del cane , che dovrebbe essere la zona del rostro e non per le zampe;
·iniziamo ad estrarre con delicatezza effettuando contemporaneamente una breve torsione evitando di romperla;
· mettiamo la zecca in un pezzo di carta e imbeviamolo con l’alcool o con l’antiparassitario per ucciderla definitivamente;
· disinfettiamo la zona.
Qualora durante l’estrazione la zecca si dovesse spezzare lasciando il rostro all’interno , è opportuno parlarne con il veterinario.
Al contrario di pulci e zecche che seppur fastidiosi possono
comunque essere debellati in modo sicuro e definitivo, lo stesso non si può
dire per le zanzare
, che invece colpiscono in modo silenzioso
e quando ce ne rendiamo conto potrebbe essere già troppo tardi.
Proprio per questo motivo quando si parla di zanzare la cosa più importante è
senza dubbio la prevenzione
.
Le peggiori conseguenze
a cui possono andare incontro i nostri
cani dopo essere stati punti da zanzare infette sono 2 malattie
:
·
Filariosi
Cardiopolmonare
: la zanzara infetta punge il nostro cane
trasmettendo il parassita
. Questo si sviluppa sotto forma di verme
all’interno dei vasi sanguigni
arrivando a
raggiungere anche i 30 cm
di lunghezza. Scorrendo
nell’organismo può arrivare al cuore, ai polmoni, al fegato e ad altri organi
vitali compromettendone le regolari funzioni.
Questa malattia è molto pericolosa, ma esistono forme di profilassi, come ad
esempio un’iniezione che si effettua una volta l’anno e che protegge il nostro
cane da questo specifico parassita.
· Leishmaniosi
:
la più conosciuta e la più temuta. Si tratta di un’infezione provocata dalla puntura
del flebotomo
(anche detto pappatacio
), un insetto di
piccole dimensioni, di colore tendente al giallo o al grigio, il corpo
ricoperto di peli e molto simile ad una zanzara
, che colpisce
generalmente di sera nel periodo tra maggio e ottobre
. Dal punto di
vista geografico non possiamo dire che ci siano zone totalmente sicure, ma in
genere il flebotomo
è più presente in zone vicino al
mare
.
I sintomi di questa malattia sono piuttosto gravi e di conseguenza la giusta
diagnosi spetta solo al veterinario.
Si può procedere ad uno screening effettuando un esame del sangue verso
il periodo di ottobre
per scongiurare la presenza del virus dopo la
fine del periodo estivo.
Una cosa importante è il fatto che la leishmaniosi NON si trasmette tra
cane e cane, nè tanto meno dal cane all’uomo
.
Come difendersi dalla leishmaniosi?
Purtroppo ad oggi la nostra unica vera arma
contro la leishmaniosi è la prevenzione
. Sono infatti in
commercio da anni anche dei vaccini, che purtroppo però non garantendo una
copertura del 100% da questa malattia, rendono comunque necessarie tutte le
azioni basilari per una corretta prevenzione.
Dato che il pappatacio
colpisce soprattutto di notte, sarebbe
meglio evitare che il cane passi
la notte in giardino
e comunque bonificare l’area con degli
insetticidi per diminuirne drasticamente la presenza.
Se il cane vive in casa, un buon rimedio sarebbe l’installazione di zanzariere
,
che limitano notevolmente l’accesso di insetti in casa.
Per quanto riguarda collari e antiparassitari,
il
veterinario ci suggerirà quelli
più idonei. Inoltre se si vuole trascorrere del tempo all'aria aperta anche di
sera in compagnia del nostro amico a quattro zampe si potrebbe pensare allo spray
alla citronella:
ne spruzziamo un pò sulle mani e poi le passiamo sul
pelo del nostro cane, in modo da ottenere un ulteriore strato protettivo.
Quindi pipette, collari, spray preventivi:
facciamoci consigliare per il meglio dal nostro veterinario,
per prendercene
cura in maniera consapevole. ;)









