Zanzare e acari: falsi miti

Con l'estate arrivano eserciti di zanzare, che con ronzii e punture tormentano le nostre sere e notti. Ma oramai è ben noto che sono animali la cui presenza non è limitata al periodo di gran caldo, ma prosegue in autunno e nei mesi invernali. Ma cosa sono le zanzare?
Le zanzare sono insetti dell'ordine dei Ditteri, famiglia che conta circa 3540 specie e costituisce il gruppo più numeroso della superfamiglia dei Culicoidea : sono caratterizzati dalle antenne generalmente piumose nei maschi, dall'assenza degli ocelli e dall'habitat acquatico delle larve . Caratteristica generale propria dei Culicidi è la capacità del particolare apparato boccale, presente esclusivamente nelle femmine, di pungere altri animali e prelevarne i fluidi vitali, ricchi di proteine necessarie per il completamento della maturazione delle uova. La presenza di diverse specie ematofaghe , associate all' uomo e agli animali domestici e in grado di trasmettere alla vittima microrganismi patogeni, attribuisce ai Culicidi una posizione di primaria importanza sotto l'aspetto medico-sanitario.
La storia di questa famiglia è poco documentata. La maggior parte dei resti fossili rinvenuti fanno capo a specie congeneri, affini a quelle attuali, vissute nell' Oligocene e nell' Eocene , altri reperti risalgono invece al Miocene. L'origine della famiglia è comunque databile, come per la maggior parte dei Nematoceri, al Mesozoico , per quanto pochi siano i reperti fossili: i più antichi culicidi rinvenuti risalgono al Giurassico inferiore o, più recentemente, fra il Giurassico superiore e il Cretaceo .
Le specie di zanzara che vivono in Italia sono più duna, la vita media di una delle specie più comune, la Culex pipiens , può variare da 12 a 132 giorni, a seconda della temperatura (più è alta, più breve è la vita dei singoli individui), con le femmine (quelle che in effetti pungono) che vivono quasi una volta e mezzo più a lungo dei maschi e muoiono dopo l'accoppiamento.
Può succedere che alcune zanzare, trovandosi in case ben riscaldate, resistano qualche settimana in più che in natura, ma secondo alcuni esperimenti solo le uova di qualche specie, come la Aedes albopictus (la zanzara tigre ), possono superare linverno e trovarsi quindi pronte a tormentare i nostri sonni già ai primi caldi.
In natura il ciclo di vita di una zanzara è quindi relativamente
breve ed è legata alla presenza di acqua, quindi sono numerose nei pressi di
laghetti, ruscelli e corsi d'acqua in genere. Solamente
le femmine delle zanzare, dopo laccoppiamento, hanno la necessità di pungere
animali, tra cui luomo, per effettuare un pasto di sangue, estremamente
nutritivo ed indispensabile per consentire la maturazione delle
uova.
Le specie più comuni depongono in sacche galleggianti di 300
400 unità, sulla superficie dellacqua e in
pochi giorni nascono le larve
, che vivono e si accrescono
in acqua, filtrando le particelle in sospensione, per 4-8 giorni, trascorsi i
quali si trasformano in pupe: gli ultimi stadi acquatici.
Le pupe dopo breve
tempo (2-4 giorni) sfarfallano quindi in adulti. Ci vogliono circa 20-30 giorni
per
il passaggio da uovo ad adulto, ma la durata di questo processo è condizionata
dalla temperatura e dallumidità. Normalmente larco di un mese basta ad una
zanzara per generarne molte altre che saranno prevalentemente femmine. Una
volta adulta una zanzara può anche seguire una dieta vegetariana (liquidi
zuccherini di origine vegetale), ma le serve almeno un pasto di sangue per
deporre a sua volta le uova. E, siccome la prosecuzione della specie è un
istinto fortissimo, la zanzara lo seguirà deponendo più volte le uova nel corso della
stagione calda.
La durata dello stadio adulto nelle differenti specie di zanzare varia da un paio di settimane ad alcuni mesi durante la stagione calda. Nelle specie più comuni, soprattutto negli ambienti urbani, come Culex pipiens , alla fine dellestate i maschi muoiono, mentre le femmine si introducono in luoghi riparati e allinterno degli edifici, dove vi rimangono per tutto linverno in attesa della successiva primavera, per un nuovo pasto di sangue e una nuova, numerosa, deposizione di uova.
Altre specie di zanzare, come le Aedes caspius , si sviluppano più tipicamente in aree umide delle zone rurali, ma compiendo notevoli spostamenti in volo possono colonizzare fastidiosamente anche gli ambienti urbani.
Gli acari rientrano nell'ordine degli Aracnidi , comprendente numerose specie variamente conformate, per lo più di piccole dimensioni, spesso parassiti, munite di quattro, sei o otto paia di zampe e di numerosi annessi boccali atti a pungere, a succhiare, a mordere o a tagliare. Sono animaletti di piccole dimensioni, responsabili dell allergia alla polvere . In ogni casa, anche la più pulita, risiedono gli acari, concentrandosi soprattutto nelle zone che presentano le condizioni ottimali di umidità, temperatura e nutrimento. Preferiscono le camere da letto, i divani, le tende, i tappeti e moquette.
La presenza umana e/o animale ne favorisce il loro sviluppo, così come una temperatura intorno o superiore ai 20-25 gradi.
Ricordiamo che:
- un materasso può contenere da 100.000 a 10 milioni di acari allinterno e in un grammo di polvere possono esserci fino a 2.000 acari!
- Il 10% del peso di un cuscino di 2 anni può essere costituito da acari morti e dalle loro feci.
Gli acari proliferano tutto lanno anche se lumidità del riscaldamento invernale e le piogge primaverili ne favoriscono la riproduzione.
Benché siano chiamati acari della polvere si riproducono indisturbati soprattutto nei letti e nei divani dove trovano l habitat ideale per vivere :- Assenza di luce
Gli acari non sopportano la luce solare. Questa è la ragione per cui si annidano soprattutto negli strati interni del materasso , del cuscino , del piumone ma anche di divani e poltrone - Temperatura sui
20-25 °C e umidità pari a 60-80%.
Gli acari sono molto fastidiosi, sopratutto le loro punture, che creano fastidiosissimi pruriti ed eruzioni cutanee particolari. La dicitura "punture di acari", spesso e volentieri, viene utilizzata per indicare tutte le lesioni provocate da questi ectoparassiti. Pertanto, fatto salvo per le specie che si nutrono del sangue di uomini e animali, nella maggioranza dei casi, sarebbe più corretto parlare di " lesioni provocate dagli acari " e non di "punture di acari".
Sfatiamo il mito che esistano solo in estate!!! Purtroppo per noi, ci sono tutto l'anno!!!!
Al contrario di quanto molti pensano, gli acari non sono insetti , bensì aracnidi facenti parte del phylum degli artropodi e appartenenti al grande gruppo degli ectoparassiti .
Le specie di acari in grado di attaccare l'uomo sono veramente molte, alcune di queste vivono perennemente sulla superficie del corpo umano (ectoparassiti permanenti); mentre altre vivono normalmente in altri luoghi, ma possono occasionalmente attaccare i mammiferi come l'uomo o altri animali.
La specie di maggior attenzione è quella appartenente al genere
Dermatophagoides
(famiglia
Pyroglyphidae): essi solitamente non vivono sull'uomo, ma si ritrovano in
mobili e complementi d'arredo, nella biancheria per la casa e nella polvere ( acari della
polvere
). Questi artropodi sono comunque di rilevanza sanitaria a causa
delle allergie
( infiammazione
delle vie
respiratore, affezioni oculari e dermatiti
) che possono scatenare gli allergeni
glicoproteici contenuti nei loro escrementi.
Le cure attualmente disponibili contro le punture di acari prevedono
l'eliminazione degli stessi ectoparassiti dalla superficie cutanea dell'ospite.
Solitamente, per contrastare S. scabiei si ricorrere all'uso di farmaci per uso topico a base di permetrina .
Le infestazioni da Demodex , invece, vengono trattate solo quando assumono caratteri patologici . A tal proposito, farmaci per uso topico a base di ivermectina si sono rivelati particolarmente utili nell'uccidere gli acari di questo tipo.
Per quanto riguarda le larve degli acari appartenenti al genere Trombicula , solitamente, dopo il pasto di sangue, tendono a lasciarsi cadere a terra per tornare a vivere nell'ambiente circostante e completare le fasi di sviluppo fino allo stadio adulto.
Infine, le malattie provocate da agenti infettivi trasmessi da punture di acari, come lebbra e tifo tropicale, devono essere curate mediante l'uso di specifici farmaci antibiotici .
Esiste un modo
per prevenire i fastidi provocati dagli acari?
L'unico modo consiste nell'evitare il contatto e la conseguente infestazione da
parte di questi ectoparassiti. Per fare ciò è necessario:
- Evitare, per quanto possibile, il contatto diretto con pazienti infestati da acari ( S. scabiei , difatti, si trasmette proprio per contatto diretto da persona a persona);
- Evitare il contatto e/o l'utilizzo di indumenti, biancheria per la casa e asciugamani utilizzati da pazienti infestati da acari ( S. scabiei , infatti, si può trasmettere anche attraverso il contatto con indumenti e biancheria; mentre Demodex spp. si trasmettono soprattutto attraverso l'uso promiscuo di asciugamani utilizzati da persone infestate);
- Lavare indumenti, asciugamani, biancheria intima e biancheria per la casa a temperature elevate (almeno 60°C);
- Evitare di frequentare o sostare in luoghi notoriamente infestati da acari;
- Proteggere adeguatamente i propri animali domestici mediante l'uso di appositi antiparassitari, soprattutto se vivono sia all'esterno che in casa.
Per l'acaro della polvere non c'è prevenzione
: gli acari vivono bene a una
temperatura di 25 °C con 75% di umidità relativa. Se la temperatura scende
sotto i 16 °C il loro ciclo vitale si riduce drasticamente, ma non si elimina
il problema poiché sopravvivono, anche
se a fatica, pure intorno a 0 °C. Si deve invece intervenire sullumidità,
perché se questa scende sotto i 50-55%, allora lacaro muore. Siccome si tratta
di una percentuale di umidità relativa abbastanza vicina a quella ottimale per
luomo (55%-60%), la strategia migliore sembra essere l utilizzo di condizionatori (destate) e
deumidificatori (dinverno), impostando il valore di umidità a 50%
.
Dal momento che il loro habitat è principalmente la camera da letto, si può
pensare di limitare il condizionamento e la deumidificazione a questo locale.
Nelle altre stanze, è sufficiente eliminare tessuti di tende e drappeggi,
tappeti, cuscini e conservare i libri al chiuso, al riparo della polvere.
Lavare lenzuola, coperte,federe e biancheria a temperature superiori ai 60 gradi è sicuramente utile, ma lavare settimanalmente tutti i tessuti della casa è un consiglio impraticabile, oltre a costituire una strategia destinata al fallimento, perché se le condizioni di temperatura-umidità sono favorevoli agli acari, le femmine sono in grado di deporre anche 3 uova al giorno, alimentando il ciclo vitale continuamente.
Più sensato invece è riconsiderare larredamento (evitare tessuti epreferire bambù, plastica, legno ), eliminare i tappeti, e sostituire materassi e coperte di lana con quelli in lattice e altri materiali sintetici, meno recettori della polvere. Questi ultimi espedienti, assieme alla riduzione dellumidità (che rimane la soluzione principale) sono sufficienti a debellare le colonie di acari nella nostra casa.
La scelta del materasso è quindi molto importante. Le fodere antiacaro ideate per il rivestimento di materassi e cuscini riducono in parte lesposizione agli allergeni, ma senza eliminarla del tutto. Meglio cambiare il cuscino dopo qualche anno di utilizzo.
Infine ricordiamo che la pulizia giornaliera della casa è pressoché impossibile, ma quando ci dedichiamo ai lavori di casa possiamo mettere in pratica alcuni accorgimenti:
- Arieggiare la casa (soprattutto le camere da letto) più volte durante la giornata: in questo modo si abbassa la temperatura e si elimina lumidità che si accumula particolarmente durante la notte.
- Esporre periodicamente al sole e allaria cuscini, lenzuola, coperte, trapunte. Passare laspirapolvere su entrambi i lati del materasso e soprattutto in prossimità delle cuciture.
- Pulire regolarmente la casa con un Aspirapolvere con i filtri HEPA
- limpiego dei pulitori a vapore è controproducente: emettendo calore e umidità anziché eliminare gli acari, ne stimolano la proliferazione!!!
In commercio sono reperibili spray anti-acari che, pur essendo in grado di uccidere gli acari, sono meno utili di quanto si possa essere portati a credere perché la loro efficacia è di breve durata, senza contare che le particelle allergizzanti non vengono comunque rimosse.
Per le zanzare, invece, il discorso cambia: per evitare i fastidiosissimi ponfi da esse provocate, esistono numerosi rimedi, anche naturali, per proteggere la casa, l'ambiente esterno (es giardino) e la persona.
Si rivelano particolarmente utili spray e lozioni da applicare sulla superficie della pelle libera dagli indumenti: in alcuni casi sono così resistenti da consentire solo due applicazioni al giorno!
Per la casa e il giardino i vecchi zampironi vengono sostituiti da rimedi alla citronella. Anche i gerani tengono lontane le zanzare dalle nostre case: e allora balconi fioriti e colorati e che comunque ci proteggono!
Inoltre non dimentichiamoci dei rimedi fisici, come le classiche zanzariere che rappresentano un ostacolo all'ingresso nelle abitazioni. Ma non dimentichiamoci di usare le lampade antizanzare (dotate di lamina collante): gli insetti sembrano attirati più dalla luce emessa da queste particolari lampade che dalla pelle dell'uomo. Una volta avvicinate alle luce, le zanzare vi rimangono intrappolate.








